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... ... @@ -29,7 +29,6 @@ 29 29 * [[Skin Manager>>||anchor="HSkinManager"]] 30 30 * [[Plugins>>||anchor="HPlugins"]] 31 31 * [[About>>||anchor="HAbout"]] 32 - 33 33 34 34 == Account == 35 35 ... ... @@ -76,6 +76,8 @@ 76 76 ** **Custom register refresh time**: specifica l’intervallo di tempo entro il quale IFM SoftPhone deve inviare un nuovo messaggio di tipo //REGISTER//. Viene utilizzato in combinazione col valore definito nel campo **Register expiration** descritto precedentemente in questo stesso paragrafo. 77 77 * **Dial Plan**: permette l’inserimento di regular expression che possono intervenire sul numero della chiamata e modificare il comportamento della sua esecuzione (fare riferimento alla sezione [[//Dial plan//>>doc:IFM SoftPhone 2\.1.Dial plan.WebHome||target="_blank"]])//.// 78 78 78 +Il tasto **Default** ripristina i valori predefiniti. 79 + 79 79 == SIP == 80 80 81 81 Questa scheda contiene i parametri che riguardano la configurazione delle funzionalità SIP del dispositivo. ... ... @@ -108,8 +108,9 @@ 108 108 * **Verify client certificate**: IFM SoftPhone può funzionare anche come TLS server e la check-box attiva questa opzione. 109 109 ** **If client hasn’t certificate, verify fail**: se l’opzione è selezionata: ai client privi di un certificato valido, non è permesso collegarsi al IFM SoftPhone corrente; se l’opzione non è selezionata: il client può collegarsi anche se privo di un certificato valido. 110 110 ** **Verify client once**: se l’opzione è selezionata, il certificato del client non viene più controllato durante la tutta la connessione corrente. Non si applica alle connessioni successive. 111 - 112 112 113 +Il tasto **Default** ripristina i valori predefiniti. 114 + 113 113 == Log == 114 114 115 115 La scheda contiene i parametri di configurazione delle attività di logging. ... ... @@ -122,8 +122,9 @@ 122 122 * **Log filesize**: dimensione del file di log. 123 123 * **SIP Log level**: livello di dettaglio dei dati memorizzati all’interno del file di log per il protocollo SIP. 124 124 * **ICE Log level**: livello di dettaglio dei dati memorizzati all’interno del file di log per il protocollo ICE. 125 - 126 126 128 +Il tasto **Default** ripristina i valori predefiniti. 129 + 127 127 == RTP == 128 128 129 129 La scheda contiene i parametri di configurazione del protocollo RTP (Real Time Protocol). ... ... @@ -141,42 +141,65 @@ 141 141 ** **use DSTL-SRTP**: attivo se **Enable SRTP è **abilitato, abilita il protocollo Secure Real-time Transport Protocol (SRTP) utilizzando il protocollo Datagram Transport Layer Security (DTLS). 142 142 * **Enable ICE**: abilita il protocollo ICE. 143 143 147 + Il tasto **Default** ripristina i valori predefiniti. 144 144 145 145 == QoS == 146 146 147 147 Il QoS (Quality of Service) viene utilizzato per indicare i parametri connessi alla qualità del servizio offerto dalla rete (perdita di pacchetti, ritardi). In altre parole, attiva gli strumenti di controllo della qualità dei dati e fornisce i modi per ottenere il livello di qualità desiderato. 148 148 153 +[[image:sp_settings_qos.jpg||height="496" style="-moz-box-shadow:5px 5px 10px 0px rgba(204,204,204,0.8); -webkit-box-shadow:5px 5px 10px 0px rgba(204,204,204,0.8); box-shadow:5px 5px 10px 0px rgba(204,204,204,0.8); margin:20px 10px" width="400"]] 154 + 155 +I campi visualizzati sono i seguenti: 156 + 149 149 * **Audio QoS**: quest’area comprende le opzioni QoS attinenti all’audio. 150 -** **None**: imposta l’opzione standard “Best Effort”(per maggiori informazioni consultare il punto successivo).151 -** **Use TOS value**: il TOS è un byte, presente in ogni pacchetto IP, che descrive il tipo di servizio e la priorità richieste. In questo campo deve essere indicato un valore numerico che specifica il tipo di servizio invocato. In Windows XP viene accettato qualunque valore, mentre a partire da WindowsVista (esuccessivi) vengono accettati solo tre valori: 0, 96 e 160 (ltresìdisponibili nel controllo“Use service type”):152 -*** 0: equivale al valore “Best Effort”.158 +** **None**: imposta l’opzione standard **Best Effort** (per maggiori informazioni consultare il punto successivo). 159 +** **Use TOS value**: il TOS è un byte, presente in ogni pacchetto IP, che descrive il tipo di servizio e la priorità richieste. In questo campo deve essere indicato un valore numerico che specifica il tipo di servizio invocato. Vengono accettati solo tre valori: 0, 96 e 160 (questi sono anche disponibili nel controllo **Use service type**): 160 +*** 0: equivale al valore **Best Effort**. 153 153 *** 96: controlled load service (Dscp 0x18). 154 154 *** 160: guaranteed delivery service (Dscp 0x28). 155 155 ** **Use service type**: il controllo contiene tre valori perfettamente riconducibili a quelli descritti nel punto precedente: 156 -*** Best Effort 157 -*** Controlled Load 158 -*** Guaranteed 159 -* **Video QoS**: quest’area comprende le opzioni QoS attinenti allo streaming video. Le impostazioni disponibili sono equivalenti a quelle descritte in“Audio QoS”.160 -* **Signaling QoS**: quest’area comprende le opzioni QoS attinenti ai processi di segnalazione telefonica. Le impostazioni disponibili sono equivalenti a quelle descritte in“Audio QoS”.164 +*** //Best Effort// 165 +*** //Controlled Load// 166 +*** //Guaranteed// 167 +* **Video QoS**: quest’area comprende le opzioni QoS attinenti allo streaming video. Le impostazioni disponibili sono equivalenti a quelle descritte nell'area //Audio QoS//. 168 +* **Signaling QoS**: quest’area comprende le opzioni QoS attinenti ai processi di segnalazione telefonica. Le impostazioni disponibili sono equivalenti a quelle descritte nell'area //Audio QoS//. 161 161 170 +Il tasto **Default** ripristina i valori predefiniti. 171 + 162 162 == Audio Codecs == 163 163 164 -La scheda permette di impostare i codec audio associati alle diverse tecnologie di trasmissione dei dati. In presenza di due o più codec, il dispositivo tenta di utilizzare il primo della lista. Nel caso in cui il server LightHouse non lo supportasse, allora viene selezionato il successivo e così via. Se invece il codec richiesto da LightHouse non fosse contenuto nella lista di destra, la comunicazione cade.174 +La scheda permette di impostare i codec audio associati alle diverse tecnologie di trasmissione dei dati. 165 165 176 +[[image:sp_settings_audio.jpg||height="496" style="-moz-box-shadow:5px 5px 10px 0px rgba(204,204,204,0.8); -webkit-box-shadow:5px 5px 10px 0px rgba(204,204,204,0.8); box-shadow:5px 5px 10px 0px rgba(204,204,204,0.8); margin:20px 10px" width="400"]] 177 + 178 +In presenza di due o più codec, il dispositivo tenta di utilizzare il primo della lista. Nel caso in cui il server LightHouse non lo supportasse, allora viene selezionato il successivo e così via. Se invece il codec richiesto da LightHouse non fosse contenuto nella lista di destra, la comunicazione cade. 179 + 180 +Il tasto **Default** ripristina i valori predefiniti. 181 + 166 166 == Video Codecs == 167 167 168 -La scheda permette di impostare i codec video associati alle diverse tecnologie di trasmissione dei dati. In presenza di due o più codec, il dispositivo tenta di utilizzare il primo della lista. Nel caso in cui il server LightHouse non lo supportasse, allora viene selezionato il successivo e così via. Se invece il codec richiesto da LightHouse non fosse contenuto nella lista di destra, la comunicazione cade.184 +La scheda permette di impostare i codec video associati alle diverse tecnologie di trasmissione dei dati. 169 169 186 +[[image:sp_settings_video.jpg||height="496" style="-moz-box-shadow:5px 5px 10px 0px rgba(204,204,204,0.8); -webkit-box-shadow:5px 5px 10px 0px rgba(204,204,204,0.8); box-shadow:5px 5px 10px 0px rgba(204,204,204,0.8); margin:20px 10px" width="400"]] 187 + 188 +In presenza di due o più codec, il dispositivo tenta di utilizzare il primo della lista. Nel caso in cui il server LightHouse non lo supportasse, allora viene selezionato il successivo e così via. Se invece il codec richiesto da LightHouse non fosse contenuto nella lista di destra, la comunicazione cade. 189 + 190 +Il tasto **Default** ripristina i valori predefiniti. 191 + 170 170 == Network == 171 171 172 172 Le impostazioni presenti in questa scheda devono essere utilizzate soltanto in presenza di un NAT, perché costituiscono un meccanismo di keep alive, tra IFM SoftPhone e LightHouse, che mantiene attiva la connessione ed impedisce al router di cambiare sia IP che porta. 173 173 196 +[[image:sp_settings_network.jpg||height="496" style="-moz-box-shadow:5px 5px 10px 0px rgba(204,204,204,0.8); -webkit-box-shadow:5px 5px 10px 0px rgba(204,204,204,0.8); box-shadow:5px 5px 10px 0px rgba(204,204,204,0.8); margin:20px 10px" width="400"]] 197 + 174 174 * **Enable keep alive**: abilita il keep alive ed attiva le due opzioni seguenti. 175 175 ** **Keep alive for datagram**: keep alive per connessioni UDP e DTLS; indica l’intervallo di tempo tra un pacchetto UDP di keep alive e l’altro. 176 176 ** **Keep alive for stream**: keep alive per connessioni TCP e TLS; indica l’intervallo di tempo tra un pacchetto TCP di keep alive e l’altro. 177 -* **DNS Servers**: comeindicatoprecedentemente,il dominio SIP all’interno del qualeagisce IFM SoftPhonedeve essere registrato presso un server DNS. Tuttavia in alcune circostanze non è possibile modificare la configurazione del server DNS assegnato alla scheda di rete, perciò si rende necessario attivare un server DNS alternativo, specifico per il dominio SIP, ed indicarlo qui.178 -** **Finestra Add DNS server**: indicare l’indirizzo IP del server DNS in grado di risolvere il dominio SIP. In questo server DNS deve essere presente una regola che permetta di re-indirizzare tutte le altre richieste verso il server DNS ufficiale. 201 +* **DNS Servers**: server DNS presso cui deve essere registrato il dominio SIP all’interno del quale viene eseguito IFM SoftPhone. Tuttavia in alcune circostanze non è possibile modificare la configurazione del server DNS assegnato alla scheda di rete, perciò si rende necessario attivare un server DNS alternativo, specifico per il dominio SIP, ed indicarlo qui. 202 +** **Finestra Add DNS server**: indicare l’indirizzo IP del server DNS in grado di risolvere il dominio SIP. In questo server DNS deve essere presente una regola che permetta di re-indirizzare tutte le altre richieste verso il server DNS ufficiale. I tasti **Add**, **Edit **e **Remove **consentono rispettivamente di aggiungere, modificare e rimuovere i Server DNS. 179 179 204 +Il tasto **Default** ripristina i valori predefiniti. 205 + 180 180 == NAT == 181 181 182 182 Questa scheda contiene i parametri di configurazione che devono essere usati in presenza di un NAT. ... ... @@ -186,13 +186,17 @@ 186 186 *** **Address**: definizione dell’indirizzo IP pubblico assegnato a IFM SoftPhone. 187 187 *** **Port**: porta di segnalazione usata da IFM SoftPhone. 188 188 ** **Use STUN server method**: abilita l’uso un server STUN; questa opzione costituisce un’alternativa a quella precedente. Un server STUN possiede degli indirizzi IP pubblici ed attende le richieste provenienti dai client (sia IFM SoftPhone che LightHouse), ai quali restituisce l’indirizzo IP fisso assegnato loro. In seconda battuta i client potranno usare gli indirizzi IP forniti dal server STUN per contattare la controparte ed aggirare così le limitazioni imposte dal NAT. 189 -*** **Auto detect STUN server**: per mezzo di un sintassi specifica elaborata da IFM, dentro il server DNS viene registrato un record contenente l’IP del server STUN. IFM SoftPhone è in grado di riconoscere questo record e di rilevare così, in modo autonomo, il server STUN. **Attenzione**: questa opzione funziona soltanto se nel server DNS è presente un record descritto secondo i criteri specifici e non standard, elaborati da IFM, che contiene appunto i riferimenti del server STUN. 190 -*** **Server name**: nei casi in cui non fosse possibile attivare l’opzione precedente, ossia non fosse possibile registrare nel server DNS il record coi riferimenti del server STUN, in questo campo è possibile indicare per esteso l’FQDN o l’indirizzo IP di quest’ultimo. 191 -*** **Port**: porta su cui è in ascolto il server STUN. 192 -*** **Discover base timer**: espresso in millisecondi, indica il tempo che deve trascorre tra un’interrogazione del server STUN e l’altra. 215 +*** **Auto detect STUN server**: per mezzo di un sintassi specifica elaborata da IFM, dentro il server DNS viene registrato un record contenente l’IP del server STUN. IFM SoftPhone è in grado di riconoscere questo record e di rilevare così, in modo autonomo, il server STUN. 216 +**Attenzione: questa opzione funziona soltanto se nel server DNS è presente un record descritto secondo i criteri specifici e non standard, elaborati da IFM, che contiene appunto i riferimenti del server STUN.** 217 +*** **Server name**: nei casi in cui non fosse possibile attivare l’opzione precedente, ossia non fosse possibile registrare nel server DNS il record coi riferimenti del server 218 +**** **Port**: porta su cui è in ascolto il server STUN. 219 +**** **Discover base timer**: espresso in millisecondi, indica il tempo che deve trascorre tra un’interrogazione del server STUN e l’altra. 193 193 * **Local addresses**: 194 -** **Finestra local address Info**: insieme di indirizzi IP che devono essere trattati come indirizzi IP locali, anche se non fanno parte della stessa sotto-rete della scheda di rete usata da IFM SoftPhone; per questi indirizzi non viene usato l’IP pubblico, fisso oppure fornito dallo STUN, ma quello privato della sotto-rete. 221 +** **Finestra local address Info**: insieme di indirizzi IP che devono essere trattati come indirizzi IP locali, anche se non fanno parte della stessa sotto-rete della scheda di rete usata da IFM SoftPhone; per questi indirizzi non viene usato l’IP pubblico, fisso oppure fornito dallo STUN, ma quello privato della sotto-rete. I tasti **Add**, **Edit **e **Remove **consentono rispettivamente di aggiungere, modificare e rimuovere gli indirizzi locali. 222 +* **RTP range delta**: range di porte utilizzabili per lo streaming. 195 195 224 +Il tasto **Default** ripristina i valori predefiniti. 225 + 196 196 == Devices == 197 197 198 198 IFM SoftPhone è in grado di rilevare i dispositivi audio nel momento stesso in cui vengono connessi al personal computer. Ad esempio, se fosse collegata una scheda audio di tipo USB, IFM SoftPhone è in grado di individuare le sue caratteristiche e di attivare le opportune modalità di configurazione //senza essere riavviato//; infine il nuovo dispositivo viene aggiunto all’elenco di quelli noti. ... ... @@ -212,6 +212,8 @@ 212 212 * **Ring Device**: permette di selezionare il dispositivo audio che dovrà eseguire la segnalazione acustica (“Ring PC Speaker”) . 213 213 ** **Select ring tone**: permette di selezionare il tipo di segnalazione acustica. 214 214 245 +Il tasto **Default** ripristina i valori predefiniti. 246 + 215 215 == Preferences == 216 216 217 217 La scheda contiene le impostazioni generali di IFM SoftPhone.
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